La cantina
interpretare un antico territorio
LA FILOSOFIA
La filosofia produttiva di Giovanni
Ricasoli-Firidolfi si fonda sulla volontà di esprimere al massimo il concetto di terroir e, lavorando sia in vigna che in cantina, per interpretare al meglio le peculiarità delle diverse annate e rispecchiare fedelmente nei vini le caratteristiche dello straordinario territorio di Monti in Chianti.
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“Vini con una spiccata tipicità legata alla zona di produzione, alle particolarità della singola vendemmia e rispettoso della tradizione della mia famiglia e della nostra terra.” – Giovanni Ricasoli-Firidolfi
Generazioni E Contemporaneità
LA CANTINA
Il percorso innovativo ma rispettoso della lunga tradizione familiare ha avuto inizio nel 1967 con il padre di Giovanni, Alberto, che segnò una profonda ristrutturazione e modernizzazione delle cantine.
Una strada portata avanti negli anni ’70 e ’80 dalla N.D. Contessa Elisabetta Balbi Valier, moglie di Alberto Ricasoli-Firidolfi, chiamata da Luigi Veronelli “La Donna del Vinsanto” per la sua grande competenza e passione per la produzione di questo vino storico. Una grande donna capace di rafforzare il percorso intrapreso da Castello di Cacchiano verso la contemporaneità delle tecniche produttive, sia in vigna che in cantina.
Antiche Origini
L’AFFINAMENTO
La cantina è il luogo visibile più antico della tenuta: la base è chiaramente di origine medievale e scendendo nell’area di affinamento si può vedere la stratificazione del tipico terreno tipico chiantigiano, composto da rocce di alberese e galestro. Qui, protetta da spesse mura di quasi 2 metri, la temperatura rimane costante a circa 14 °C in modo naturale tutto l’anno, permettendo la corretta maturazione dei vini custoditi al proprio interno nelle botti e barrique di rovere.